”La storia ci insegna che la prossima pandemia è una questione di quando e non di se. Ci insegna anche l’importanza della scienza e della determinazione politica nel mitigarne l’impatto”. Queste parole sono state spese in una nota ufficiale dell’O.M.S. dal suo Direttore Generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus. L’occasione? La presentazione dell’elenco aggiornato degli agenti patogeni maggiormente sospettati nel diventare causa di future pandemie.
L’elenco è contenuto nel Documento denominato: “Pathogens prioritization: scientific framework for epidemic and pandemic research preparedness” (Priorità dei patogeni: quadro scientifico per la preparazione alla ricerca su epidemie e pandemie).
Di definizione biennale da parte di circa 200 Scienziati riconducibili all’O.M.S, tale elenco è comporto di 42 virus e patogeni, di vecchia e nuova conoscenza, ai quali si aggiunge un 43° sconosciuto, denominato Patogeno X, imprevedibile agente al momento non noto ma che, da un momento all’altro, potrebbe comparire e diffondersi in tutto il mondo, come avvenuto ultimamente con il Virus SarsCoV2.
Rispetto alla precedente edizione, si sottolinea il crescente numero dei “germi sospettati”, passati da 9 a 32, anche per una maggiore sensibilizzazione verso tale problema sviluppatasi negli ultimi anni. Senza dimenticare l’influenza dei sempre più evidenti cambiamenti climatici, dall’imprevedibile effetto sul comportamento di vari germi.
Accanto a germi storici tipo la salmonella, il vibrione del colera ed il virus del vaiolo, troviamo malattie trasmesse da sempre più pericolosi vettori (dengue, chikungunya e mpox), ma anche batteri noti per la loro sempre maggiore resistenza agli antibiotici (Klebsiella Pneumoniae). Ben presenti anche i virus influenzali, aviari ma non solo, oltre che i già sospettati Virus Ebola, Virus Zika. Senza dimenticare la famiglia dei SarsCoV2.
Tale Documento fa seguito alla (Maggio 2024) recente Pubblicazione, sempre da parte dell’OMS dell’elenco aggiornato dei Batteri Multi-Resistenti agli Antibiotici. Quali i germi presenti nell’elenco? E’ bene segnalare come tutti i germi arruolati siano stati suddivisi in 3 gruppi sulla base di una crescente pericolosità. In particolare, abbiamo:
Batteri individuati come “Critical priority”:
- Acinetobacter baumannii, resistente ai carbapenemi;
- Enterobacterales, resistenti alle cefalosporine di terza generazione;
- Enterobacterales, resistenti ai carbapenemi;
- Mycobacterium tuberculosis, resistente alla rifampicina.
Batteri individuati come “High priority”:
- Salmonella Typhi, resistente ai fluorochinoloni;
- Shigella spp., resistente ai fluorochinoloni;
- Enterococcus faecium, resistente alla vancomicina;
- Pseudomonas aeruginosa, resistente ai carbapenemi
- Salmonella non tifoide, resistente ai fluorochinoloni
- Neisseria gonorrhoeae, resistenti alle cefalosporine di terza generazione e/o ai fluorochinoloni;
- Staphylococcus aureus, meticillino-resistente
Batteri individuati come “Medium priority”:
- Streptococchi Gruppo A, resistenti ai macrolidi;
- Streptococcus pneumoniae, resistente ai macrolidi;
- Haemophilus influenzae, resistente all’ampicillina
- Streptococchi Gruppo B, resistenti alle penicilline
Un focus particolare è dedicato al Mycobacterium tuberculosis rifampicino-resistente.
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Post n° 348 (9° del 2024) – Inserito il 01 Settembre 2024 – Testo di giuliani gian carlo– Foto by pexels.com
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