Qualche giorno orsono avevamo segnalato le Pillole dal Mondo dell’Agenzia Italiana del Farmaco, riguardanti le news sui Farmaci e la loro gestione. Oggi, invece, si intende segnalare una pregevole iniziativa della WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) che pubblica sul proprio Sito (segnalandoli anche sulla propria Pagina Facebook) delle periodiche <Fact sheets> (schede) su alcune specifiche malattie o problematiche sanitarie. Segnaliamo, non come esempio ma anche per l’interesse della Scheda, quella relativa alla Depressione Psichica, definita dalla WHO come la principale causa di disabilità in tutto il mondo, risultando essere un disturbo mentale comune, del quale ne soffrono oltre 300 milioni di persone, indipendentemente dall’età e dal sesso, pur colpendo maggiormente quello femminile. Consideriamo, ovviamente, la sola depressione del tono dell’umore, ben diversa dal solito fluttuare dell’umore per brevi periodi.

Tra le molte sofferenze provocate da questa malattia, coinvolgenti tutti gli aspetti di vita quotidiana, lavorativa, familiare e sociale compresa, quelle più grave è rappresentata dal suicidio, che interessa oltre 750.000 persone all’anno, tanto da dover rappresentare la seconda causa di morte nei giovani tra i 15 ed i 30 anni. La depressione è tra le varie malattie, una di quelle che maggiormente viene poco riconosciuta e diagnosticata come tale, causando così non adeguati trattamenti farmacologici ed efficaci risoluzioni della stessa, nonostante sia in aumento in tutti i Paesi. Soprattutto se si pensa a come proprio la depressione preceda, talora confondendosi, molte malattie organiche degenerative cardio-vascolari e neurologiche.

Storicamente, e forse anche semplicisticamente, si distingue una depressione “psicotica” con possibilità di disturbi “bipolari” (cioè passaggi irregolari e talora improvvisi da un disturbo depressivo ad un disturbo invece maniacale) da una depressione “nevrotica” la cui insorgenza può essere precipitata da varie cause tali da scatenare una reazione psichica esagerata e/o prolungata. A seconda della durata si riconoscono episodi acuti, ricorrenti oltre che una forma cronica, mentre sulla base della gravità si segnalano episodi lievi, moderati e gravi.

La sintomatologia della depressione è caratterizzata da umore depresso con perdita di interessi ed autostima, associato frequentemente ad ansia, disturbi del sonno con talora importante riduzione dell’apporto calorico ed anche sintomatologia funzionale fisica. Le attività sociali, familiari e lavorative sono, nelle forme lieve, spesso conservate seppur con sofferenze, risultando variamente compromesse in quelle moderate e gravi.

Quale la causa della depressione? Come spesso capita per molte “sindromi” non è possibile ipotizzare un’unica causa, ma svariati fattori di rischio e/o cause precipitanti di tale malattia, soprattutto di tipo sociale, psicologico, biologico (neurotrasmettitori in particolare) e correlati alla salute, ognuno dei quali variamente influente ed in continua evoluzione nel corso della vita.

Vari sono stati gli interventi preventivi attuati da varie organizzazioni nazionali, che hanno mostrato risultati significativi in alcuni gruppi di popolazione (giovani ed anziani soprattutto). La diagnosi di depressione spesso non viene presa in considerazione, pur esistendo numerosi trattamenti, psicologici o farmacologici, in grado di curare tale patologia.

La Depressione è, così, una delle situazioni prioritarie coperte dal programma di azione per la Salute Mentale definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (mhGAP), che ha lo scopo di aiutare i Paesi nell’aumentare i servizi per le persone affette da disturbi di tipo mentali, neurologico o correlati ad uso di sostanze: tale programma afferma che con una cura adeguata, una assistenza psico-sociale e terapie farmacologiche, decine di milioni di persone con disturbi mentali, tra cui la depressione, potrebbero ricominciare a condurre una vita normale, anche quando le risorse sono scarse.

 

Key words:   Depressione

Inserito il 03 Marzo 2017   –   Traduzione e Testo by giuliani gian carlo   –   Foto by wikipedia (GNU Free Documentation License)