In questo ultimo post dell’Anno 2017 (o primo del 2018, valutate voi…) non potevamo non parlare dei principali Dati Statistici relativi alle Salute dell’anno appena trascorso. L’occasione è la pubblicazione dell’Edizione 2017 dell’Annuario ISTAT che, in realtà, non presenta dati relativi agli ultimi 365 giorni, bensì gli ultimi disponibili, magari riferibili ad un biennio orsono. Tra i vari capitoli presenti (24 per la precisione), il 4° fa riferimento a Sanità e Salute. Estraiamo da queesto i principali dati di nostro potenziale interesse.

Dimissioni dagli Istituti di Cura: relativamente ai Reparti di Degenza per Acuti, si conferma la progressiva diminuzione dei ricoveri (e quindi delle dimissioni), diminuzione in progressiva crescita negli ultimi anni, secondo i dettami che vogliono sempre più ridotte le degenze, da delegare per casi particolari a reparti di post-acuzie (lungodegenze e riabilitazione, strutture intermedie e/o strutture territoriali). 1.359/10.000 abitanti nell’ultimo anno elaborato (2016). Esaminando meglio i dati, si segnala però come tale riduzione di degenza sia a carico delle fasce di età inferiori, risultando, invece, meno evidenti nelle fasce più anziane, a conferma di come il carico sanitario quali e quantitativo a carico di di 4° e 5° età sia in crescita, necessitando sempre più degenze. In totale le degenze sono prevalenti a carico del Sesso Femminile, che predomina per gli eventi correlati alla gravidanza, al parto ed al puerperio, non mostrando, invece, grosse differenze nelle età più avanzate. Le malattie che richiedono più ricoveri sono sempre quelle cardiocircolatorie ed i tumori, confermandosi le differenze per fasce di età: nei giovani under-30 predominano patologie traumatiche, avvelenamenti, gravidanze ed affini mentre negli over-80 le malattie cardiocircolatorie e respiratorie.

Cause di Morte: la mortalità nel 2014 è risultata pari a 984,8/100.000 abitanti, in leggero calo rispetto agli anni precedenti. Quasi il 52% dei decessi è attribuibile a Pazienti di Sesso Femminile e quasi il 48% a Pazienti di Sesso Maschile. Tale mortalità, a parte quella entro il primo anno (confermatasi comunque in ulteriore sensibile calo) risulta in progressiva crescita con il crescere delle fasce di età più anziane. Il 66% dei decessi (2/3) è ascrivibile a patologie dell’apparato circolatorio ed ai tumori: mentre i tumori sono la prima causa negli uomini, le patologie circolatorie lo sono nelle femmine. Si conferma una predominanza delle neoplasie nelle fasce meno avanzate e delle malattie circolatorie in quelle più anziane. A seguire le malattie respiratorie (prevalenti nei maschi), le altre malattie (prevalenti nelle femmine), i disturbi psichici e neurologici (netta prevalenza nelle femmine) e le cause esterne ed i traumatismi (netta prevalenza nei maschi). Seguono infine, senza particolari differenze di genere, le malattie dell’apparato digerente, quelle infettive e gli stati morbosi maldefiniti. Sul piano territoriale la mortalità generale risulta irregolarmente maggiore al Centro ed al Nord, alla pari di quella per neoplasie e malattie infettive. Le malattie circolatorie rappresentano causa di mortalità con una distribuzione territoriale a macchia di leopardo nel nostro Paese. La mortalità infantile rimane ancora una peculiarità prevalente a carico del Meridione d’Italia.

Tasso di Suicidi: i suicidi nel 2014 sono risultati pari al 6,8/100,000 abitanti, in apparente calo, con una confermata incidenza tripla nei maschi. Tale incidenza aumenta significativamente tra gli under-24 e fino agli over-65. Territorialmente il Nord-Est conferma il triste primato in tale ambito mentre quasi un suicidio su 2 avviene per impiccagione o soffocamento.

Stato di Salute: nel 2016 il 70% circa della Popolazione sottoposta ad indagini relative alla percezione della propria salute l’ha giudicata come “buona” o “molto buona”. Più ottimisti gli uomini e meno le donne (74% vs 66% circa), più i giovani rispetto agli anziani, più gli abitanti del Nord rispetto a quelli del Meridione. In particolare la migliore percezione di salute è presente in provincie come Bolzano (84,5%, Trento (78,5%) e la peggiore, in generale, in Calabria (62,1%) e Sardegna (63%). Sempre nel 2016 è aumentata rispetto al 2015 la percentuale di persone portatrici di almeno una patologia cronica (39,1%), percentuale maggiore nelle femmine e nelle fasce di età più avanzate. Quasi il 21% dichiara di soffrire di due o più patologie croniche. Tra queste ultime le più frequenti sono: ipertensione arteriosa, (17,4 per cento), artrosi/artrite (15,9 per cento), malattie allergiche (10,7 per cento), osteoporosi (7,6 per cento), bronchite cronica-asma bronchiale (5,8 per cento) e diabete (5,3 per cento).

Consumo di Farmaci: sempre nel 2016 ben il 41,4% degli intervistati ha dichiarato di aver assunto farmaci nei giorni precedenti, con prevalenza nelle femmine ed in crescita dal 50% dei cinquantenni al 90% circa negli over-75.

Abitudini Alimentari: nel 2016 il pranzo è risultato essere ancora il pasto principale (66% circa), risultando consumato nel 73% dei casi al proprio domicilio. Entrambi i dati risultano particolarmente prevalenti nel Meridione e nelle Isole rispetto al Nord in generale. Una adeguata e corretta colazione risulta essere ancora prevalente nelle femmine e nel Nord rispetto ai maschi ed alle altre regioni.

Tabagismo: nel 2016 il consumo di tabacco è rimasto pressochè stabile, coinvolgendo circa il 20% della popolazione, 25% nei maschi e 15% nelle femmine. Mentre nei maschi la prevalenza è nelle età giovanili-adulte, nelle femmine tale prevalenza è a carico delle età adulte. Il tabagismo si conferma prevalente nel Centro e minore nel Nord-Est.

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Post n° 214 (1° del 2018) Inserito il 01 Gennaio 2018  –  Testo by giuliani gian carlo  –  Foto by pixabay.com

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