L’invecchiamento mostrato dal nostro Paese negli ultimi anni/decenni non è un fenomeno solo percepito, bensì basato su validati dati epidemiologici e sociali. Ormai il discorso l’abbiamo ben chiaro: si fanno meno figli, si diventa sempre più anziani e malati cronici e si muore di più, a causa della crescente percentuale di ultraottantenni. Ad oggi, infatti, gli over-65 rappresentano già il 25% circa della Popolazione. Tutto questo ha un impatto non indifferente su svariati aspetti sociali, economici, sanitari e di programmazione, programmazione che l’Italia certamente non ha organizzato per tempo. Secondo alcune recenti relazioni a cura dello SDA Bocconi sono inoltre confermati altri dati già conosciuti, come il progressivo e preoccupante incremento della prevalenza di importanti cronicità tipo Diabete Mellito, Bronchite Cronica, Malattie Cardiache e Disturbi Psichici. A questo si aggiungono altri fenomeni tipo la riduzione del numero dei Medici, Specialisti e non, l’incremento dell’età media degli stessi (oltre il 50% dei Medici è oggi over-50), nonchè la prospettata riduzione dei Medici di Famiglia in un contesto sanitario ed assistenziale che è sempre più richiedente di interventi e prestazioni. Alla pari l’Assistenza Domiciliare (vera risposta per alcune problematiche sanitarie) non è certamente ancora così sviluppata come si vorrebbe, risultando inoltre dotata di importanti limiti [a quanti è capitato di non poter dimettere un Paziente meritevole di Assistenza Domiciliare in quanto non esiste un Caregiver al domicilio dello stesso, requisito necessario per l’attivazione dell’ADI?]

La segnalazione odierna è relativa ad un aggiornamento ISTAT di questi dati per conto di Italia Longeva (interessante Sito di Informazione ed Aggiornamento della Rete Nazionale sull’Invecchiamento e la Longevità Attiva). Secondo le previsioni l’andamento generale, prima descritto, della Popolazione Generale si accentuerà ulteriormente, prevedendo che la disabiltà interesserà 5 milioni di abitanti entro i prossimi dieci anni, accompagnandosi ad ulteriori crescita delle Patologie Croniche (Demenza Senile compresa). Secondo quanto riferito e riportato da molti Organi di Informazione, secondo Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva….curarli tutti in ospedale equivarrebbe a trasformare Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna e Firenze in grandi reparti a cielo aperto”. E, sicuramente, assisterli, sarà peggio ancora! Quali le altre novità di tale ultimo Rapporto: la popolazione italiana, stante l’incremento dei decessi (mai stati così numerosi) e la riduzione delle nascite, si ridurrà ulteriormente, mentre la % degli over-65 passerà entro pochi decenni dall’attuale 25% a ben il 33%. A fare figli saranno soprattutto le persone non native italiane e la loro presenza creerà la differenza epidemiologica tra le varie regioni.

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Post n° 269  (56° del 2018) Inserito il 12 Luglio 2018  –   Testo di giuliani gian carlo  –    Foto by pixabay.com

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