Da sempre siamo abituati a chiamarli semplicemente Integratori, come se fossero prodotti utili solo per integrare un qualcosa che è carente. Ma la realtà è ben più importante: un Nutraceutico (neologismo utilizzato fin dal 1989 come fusione tra Nutrizione e Farmaceutica) è costituito da quei principi nutrienti contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla Salute Umana e che come tali possono essere integrati in vario modo, sia negli alimenti stessi che sotto forma di compresse o capsule. Vitamine, Polifenoli, Minerali, Omega 6 o 3 ecc. sono tra i prodotti più utilizzati e consumati, al fine di prevenire e/o trattare patologie croniche, migliorare le condizioni cliniche e le performances fisiche, combattere i radicali liberi e ridurre il processo di invecchiamento.
Fino ad oggi l’utilizzo di tali Nutraceutici era correlato ad una iniziativa individuale, una forma particolare di auto-prescrizione svincolato da Evidenze Scientifiche o da Indicazioni Mediche. In realtà l’uso di tali prodotti è già noto ed ormai diffuso da varie categorie di Medici Specialisti.
La segnalazione di oggi è relativa ad un Documento di Consenso 2019 sulle Indicazioni e sugli Utilizzi di tali prodotti, pubblicato in questi giorni, a cura della SIPREC, Società Italiana per la Prevenzione Cardio-Vascolare, già autrice di interessanti Documenti sia in ambito diagnostico-terapeutico che preventivo.
La Comunità Europea al fine di tutelare gli utenti, ha emanato un regolamento che sancisce un principio fondamentale, ovvero, che l’effetto benefico sulla salute e/o sulla riduzione del rischio di malattia dei nutrienti, deve essere documentato scientificamente (art. 6 del Regolamento del Parlamento Europeo relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari del 20/12/2006 N. 1924/2006). In particolare, l’articolo 5 della normativa recita che l’utilizzo dei nutrienti a fini preventivi/curativi è consentito solo se vengono rispettati i seguenti criteri:
A) è dimostrato che la presenza, l’assenza o il contenuto ridotto in un alimento o categoria di alimenti di una sostanza nutritiva o di altro tipo rispetto alla quale è fornita l’indicazione ha un effetto nutrizionale o fisiologico benefico, sulla base di dati scientifici generalmente accettati;
B) la sostanza nutritiva o di altro tipo rispetto alla quale è fornita l’indicazione: è contenuta nel prodotto finale in una quantità significativa ai sensi della legislazione comunitaria o, in mancanza di tali regole, in quantità tale da produrre l’effetto nutrizionale o fisiologico indicato, sulla base di dati scientifici generalmente accettati, o non è presente o è presente in quantità ridotta, in modo da produrre l’effetto nutrizionale o fisiologico indicato, sulla base di dati scientifici generalmente accettati;
C) se del caso, la sostanza nutritiva o di altro tipo per la quale è fornita l’indicazione si trova in una forma utilizzabile dall’organismo;
D) la quantità del prodotto tale da poter essere ragionevolmente consumata fornisce una quantità significativa della sostanza nutritiva o di altro tipo cui si riferisce l’indicazione, ai sensi della legislazione comunitaria o, in mancanza di tali regole, una quantità tale da produrre l’effetto nutrizionale o fisiologico indicato, sulla base di dati scientifici generalmente accettati.
Una Normativa questa certamente di serietà e scientificità.
L’interesse di tale Documento non è limitato alla ricca bibliografia presente, ma anche alla presenza di vere e proprie review di singoli apparati o patologie. Veniamo così ad apprendere gli ultimi aggiornamenti, dalla Monacolina alla Berberina, dalle Fibre alla Curcumina, dalla Vitamina D al Coenzima Q ecc.
Un Documento da leggere, conservare ed utilizzare.
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Post n° 288 (03° del 2019) Inserito il 02 Aprile 2019 – Testo di giuliani gian carlo – Foto by pexels.com
Presentazione del Blog di Formazione-Sanitaria.it
(Legenda: Testo – Collegamenti-Link – Testo rilevante senza collegamenti)
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N.B.: Tali contributi non forniscono indicazioni o consigli medici, ma riportano solo Dati Scientifici provenienti dalla Letteratura Medica, costituiti dai risultati di Studi Epidemiologici e/o Clinici.