Dei problemi correlati alla somministrazione dei Farmaci nei Pazienti disfagici ne abbiamo già parliamo in altre occasioni. Questo rappresenta, chi opera a favore di tali Pazienti lo sa bene, un problema certamente non indifferente, in quanto i rischi di alterare farmaci, aumentarne le interferenze, aumentarne gli effetti collaterali, sono sempre presenti. Per fortuna molti strumenti ci vengono incontro, dal Volume SIFO impostato stile Prontuario che per ogni principio farmacologico si indica eventuale triturabilità ed altre proprietà fino alle non più recenti Linee Guida di Evidence.
La segnalazione di oggi riguarda una delle ultime Raccomandazioni Ministeriali, relativa proprio ai problemi della Manipolazione delle Pastiglie Solide da somministrare ai Pazienti Fragili. Si tratta della Raccomandazione n° 19, Questa le (breve) presentazione della Raccomandazione stessa: “La corretta somministrazione della terapia farmacologica costituisce requisito indispensabile per l’efficacia e la sicurezza delle cure anche quando si verificano situazioni nelle quali risulta impossibile utilizzare la formulazione integra delle forme farmaceutiche orali solide ed è necessario ricorrere alla loro manipolazione. Occorre, pertanto, fornire indicazioni sull’argomento al fine di garantire qualità e sicurezza delle cure”. Si tratta di una Raccomandazione di particolare utilità per i nostri Reparti, ricco materiale per la definizione (o l’aggiornamento) dei Protocolli utilizzati.
Dopo aver definito cosa si intende per manipolazione (la divisione di compresse; la triturazione/frantumazione/polverizzazione di compresse oppure l’apertura di capsule) e dei possibili rischi ad essa connessa (La manipolazione delle forme farmaceutiche orali solide, se non correttamente gestita, può causare instabilità del medicinale, effetti irritanti locali, errori in terapia compromettendo la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari) la Raccomandazione ci ricorda come “per garantire qualità, efficacia e sicurezza delle cure deve essere somministrato in ordine preferenziale: 1. un farmaco industriale con AIC non manipolato – 2. un farmaco la cui divisibilità è prevista dal titolare AIC; – 3. un preparato magistrale allestito secondo NBP in Farmacia“. Nel caso tali possibilità non possano essere realizzate, dovrà essere definita, da ogni singola realtà Sanitaria od Assistenziale, una apposita Procedura.
La procedura deve riportare chiaramente:
l’accertamento della indisponibilità di una forma farmaceutica orale alternativa che non richieda manipolazione (ad esempio, gocce orali, sciroppo, compressa effervescente, compressa oro-dispersibile, granulato per sospensione orale);
le indicazioni da seguire nel corso della manipolazione delle forme farmaceutiche orali solide;
le modalità per effettuare una preliminare valutazione dei rischi che tale intervento può comportare;
gli operatori sanitari coinvolti e i livelli di responsabilità.
La procedura dovrà fornire anche ogni informazione utile a garantire la sicurezza delle cure a domicilio del paziente quando non possono essere utilizzate le forme farmaceutiche integre.
In particolare:
porre in evidenza, tramite apposita lista e all’interno del Prontuario terapeutico (laddove presente), le forme farmaceutiche orali solide, che possono essere manipolate, con le informazioni scaturite dalle valutazioni effettuate dal Farmacista;
ricorrere ad una preparazione magistrale allestita dalla Farmacia o ad un farmaco a dosaggio corrispondente a quello prescritto, prima di utilizzare un medicinale per il quale si renda necessaria la manipolazione;
contattare il Farmacista se la manipolazione di forme farmaceutiche orali solide non sia stata precedentemente “validata”;
procedere alla manipolazione subito prima della somministrazione di ogni singola dose;
spezzare le compresse divisibili lungo la linea di divisione (dove presente) e prestare attenzione nei casi di compresse senza linea di divisione in quanto il taglio può determinare angoli vivi o facce ruvide. Al riguardo, controllare visivamente che le porzioni siano delle stesse dimensioni;
non dividere le compresse in meno di ¼ (un quarto), se non specificato dal produttore;
garantire l’igiene delle mani durante la manipolazione (e somministrazione della terapia) nonché l’igienizzazione degli ambienti e delle attrezzature;
disporre di uno spazio adeguato ed isolato dove effettuare la manipolazione al fine di prevenire la contaminazione conseguente allo spargimento di polvere;
prestare attenzione alla inalazione e/o al contatto con i principi attivi (aerosolizzazione);
riportare, nella documentazione sanitaria, l’avvenuta somministrazione del farmaco sottoposto a manipolazione annotando la data e l’ora; allegare, anche, la richiesta del Medico prescrittore;
effettuare (secondo normativa) lo smaltimento delle compresse divise e non somministrate a meno che non vi siano specifiche indicazioni nella procedura aziendale che ne consentano la conservazione e l’utilizzo in sicurezza (aspetti igienici, corretta identificazione e conservazione).
La Raccomandazione si dedica successivamente alla Valutazione della manipolazione delle forma farmaceutiche orali solide e dei Rischi legati alla manipolazione delle forme farmaceutiche orali solide , nonchè alla Valutazione di altri rischi, per finire ai Dispositivi utilizzati per tale manipolazione (che non vengono considerati dispositivi medici). Conclude la Raccomandazione una ricca Bibliografia.
Post n° 328 (3° del 2021) Inserito il 15 Giugno 2021 – Testo di giuliani gian carlo – Foto by google
Presentazione del Blog di Formazione-Sanitaria.it
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Questo contributo sarà pubblicato anche nella Newsletter Aziendale dedicata alla Formazione Interna di Villa Iris