Secondo la definizione del Council On Food and Nutrition dell’American Medical Association (1970), il termine malnutrizione sta ad indicare “uno stato di alterazione funzionale strutturale dell’organismo, conseguente a discrepanza tra fabbisogni nutrizionali specifici ed introito o utilizzazione dei nutrienti essenziali” tale da comportare un eccesso di morbilità e mortalità o un’alterazione della qualità della vita.
Tali discrepanze risultano derivanti da: carente apporto di nutrienti, eccessivo apporto di nutrienti od alterato metabolismo di nutrienti. La malnutrizione viene suddivisa in situazioni nutrizionali per difetto o per eccesso. La principale forma per difetto è rappresentata dalla malnutrizione calorico- proteica (MCP), caratterizzata da una progressiva riduzione dell’apporto calorico e proteico, le cui caratteristiche principali sono la riduzione della massa magra e l’espansione del compartimento extracellulare. La MCP è tipica del Paziente Anziano, specie
se Fragile e\o Ospedalizzato od Istituzionalizzato, risultando presente in circa il 40-50% degli Anziani Ospedalizzati. Basti pensare a come il Tasso di Malnutrizione dei Pazienti della Lungodegenza al momento dell’Ingresso in Reparto (valutato su un Campione di 5.000 Pazienti) risulti pari a circa il 75,26% (dati di prossima pubblicazione)!!!
In tal modo, considerando le complicazioni che la Malnutrizione può determinare o favorire [incremento della morbilità, ritardata cicatrizzazione (delle ferite chirurgiche, delle lesioni distrofiche, delle lesioni da pressione ecc.), aumento del numero delle complicazioni (lesioni da pressione, cadute, infezioni ecc.), degenza più lunga e/o difficile rientro al domicilio e/o istituzionalizzazione, più frequente re-ospedalizzazione con aumento dei costi sanitari (diretti ed indiretti) ecc.], risulta fondamentale la sua Valutazione, attualmente poco considerata, potendo diventare uno degli Indicatori Clinici e di Outcome più importanti.
Ma, come valutare la Malnutrizione? Di sicuro poco applicabili e spesso poco valutabili nei nostri Pazienti risultano sia il Peso Corporeo che il BMI (Indice di Massa Corporea = Peso\Altezza2) in quanto lo stesso peso   lo stesso BMI può essere individuato in Pazienti dalla differente composizione corporea, ritenzione idrica ecc. Sicuramente più scientifica è la Valutazione tramite la Bioimpedenziometria, che in pochi secondi ci definisce la composizione corporea dei nostri Pazienti (% di massa grassa, % di massa magra, % di massa muscolare ecc.). Ma tale metodica non risulta di facile esecuzione nei Pazienti non autosufficienti. Alla pari non risultano ottimali le Valutazioni delle Condizioni Cliniche e solo parzialmente ottimali quelle laboratoristiche, seppur molto utilizzate. Molti gli studi che si sono dedicati a valutare il miglior Indice di Malnutrizione, che risulterebbe essere la Circonferenza del Braccio, da tempo inserita nelle Cartelle Infermieristiche e che, nella prossima Revisione Documentale, sarà inserita anche nella Lettera di Dimissione Infermieristica. Secondo le più recenti Pubblicazioni Scientifiche “una bassa Circonferenza del Braccio è associata in modo statisticamente significativo con un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause, più di altre misurazioni corporee negli uomini e nelle donne anziane” Più complesse risultano essere Scale tipo la MNA, la MUST ecc.
Come valutare la Circonferenza del Braccio? La MAC viene misurata al punto di mezzo del braccio non dominante (vedere Allegato MNA). I valori di MAC tendono a diminuire con l’età.

Test Somatotipo (Endo-Meso-Ectomorfia) - Nicola Yoda


Post n° 329 (4° del 2021) Inserito il 16 Giugno 2021 –   Testo di giuliani gian carlo  –  Foto by Farmacianews.it

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