La Giornata Mondiale Ictus (il 29 Ottobre 2021) ha anche e soprattutto il pregio di sottolineare il grosso rilievo di tale Patologia nei confronti di Mortalità e Disabilità residua. Come ricordatoci anche dal Ministero della Salute la mortalità per ictus è del 20-30% a 30 giorni dall’evento e del 40-50% a distanza di un anno, mentre il 75% dei Pazienti sopravvissuti presenta qualche forma di disabilità che nella metà dei casi comporta perdita dell’autosufficienza. Dati importanti sia in termini di malattia, giornate di sofferenze ed invalidità e di spese economiche (specie per i Pazienti ed il loro Familiari).

I minuti salvano la Vita è lo slogan 2021 del Sito Mondiale di tale Giornata, completato dal sottotitolo: “…quando qualcuno ha un ictus, ogni secondo che passa è cruciale. Mentre il tessuto cerebrale e milioni di neuroni iniziano a svanire, il tempo non potrebbe essere più prezioso. La nostra campagna #Precioustime mira ad aumentare la consapevolezza dei segni dell’ictus e dei vantaggi di un accesso tempestivo alle cure mediche di emergenza….”

La quinta edizione dello European Cardiovascular Disease Statistics indica l’ictus come la seconda causa di morte in Europa, con 405.000 decessi (9%) negli uomini e 583.000 (13%) decessi nelle donne, con differenze di Genere che aumentano con il crescere delle decadi di età.

In Italia nel 2019 sono stati registrati 86.360 ricoveri per acuti in regime ordinario per ictus, mentre i dati Istat indicano che nel 2018 le malattie cerebrovascolari (tra le quali l’ictus rappresenta la manifestazione clinica di gran lunga più frequente) sono la seconda causa di morte, dopo le malattie ischemiche del cuore, con 55.434 decessi (l’8,8% di tutti i decessi), di cui 22.062 maschi (7,3%) e 33.372 femmine (10,1%).

La rapidità di Diagnosi e Cure rappresenta ancora la Terapia principale di tale Patologia nonchè la principale Strategia gestionale. Sempre sul Sito del Ministero della Salute (Alleanza Italiana per le Malattie cardio-cerebrovascolari) ci vengono segnalati i sintomi principali e precoci dell’ictus, nonchè l’acronimo FAST, usato dagli americani, che consente di ricordare facilmente alcuni test da fare nel sospetto che una persona sia stata colpita da un ictus (Cincinnati Prehospital Stroke Scale):

  • F (come Face: Faccia): chiedere alla persona di sorridere e osservare se un angolo della bocca non si solleva o “cade” e la bocca appare “storta”;
  • A (come Arms: braccia): chiedere alla persona di alzare entrambe le braccia e osservare se presenta difficoltà/incapacità a sollevare un braccio o a mantenerlo alzato allo stesso livello dell’altro”;
  • S (come Speech: linguaggio): chiedere alla persona di ripetere una frase semplice e valutare se il suo modo di parlare risulti strano (parole senza senso) o biascicato;
  • T (come  Time: Tempo): se è presente uno qualunque di questi segni, bisogna intervenire prontamente

Segnaliamo altri Siti di utilità:


Post n° 339 (14° del 2021) Inserito il 30 Ottobre 2021 –   Testo di giuliani gian carlo  –  Foto by pixabay.com

Presentazione del Blog di Formazione-Sanitaria.it 

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