“Il problema della gestione della qualità non è quello che le persone non sanno su questo argomento.

Il problema è quello che pensano di sapere” – Crosby Philip B.

A molti Operatori (anche Medici ed Infermieri!) potrà sembrare una cosa inutile o quanto meno una perdita di tempo mentre altri potrebbero non capirne l’utilità. Sta di fatto che la Valutazione Multi-Dimensionale risulta essere, operativamente, necessaria e di grande aiuto per la Quotidianità degli Operatori Sanitari ed Assistenziali (non per ultimo, il Risk Management).

Come ci ricorda il dr. Antonio Guaita (Direttore della Fondazione Golgi Cenci di Abbiategrasso) sulla RivistaI Luoghi della Cura”: ….nel dicembre del 1984 usciva sul New England Journal of Medicine un articolo di Rubenstein che avrebbe portato la valutazione multidimensionale geriatrica alla ribalta internazionale del mondo medico non solo geriatrico. Sono passati trent’anni, eppure la sua attualità non è per niente in discussione.  In accordo con le conclusioni del Consensus Statement del National Institute of Health (USA) e della Comprehensive Geriatric Assessment Position Statement dell’American Geriatrics Society (2) la Valutazione Multidimensionale Geriatrica (VMD_G) è una valutazione multidisciplinare nella quale:

  • sono identificati, descritti e spiegati i molteplici problemi di un individuo anziano;
  • sono definite le sue capacità funzionali;
  • è stabilita la necessità di servizi assistenziali;
  • è sviluppato un piano di trattamento e di cure, nel quale i differenti interventi siano commisurati ai bisogni e ai problemi.

Da quando è stata definita la Valutazione MultiDimensionale (VMD) ha radicalmente modificato l’approccio geriatrico al Paziente, sia in ambito sanitario che in quello assistenziale. Ormai la Letteratura Scientifica, i vari Documenti (Linee Guida, Protocolli ecc.) la citano come elemento fondamentale, vero linguaggio comune e cultura condivisa di tutti gli Operatori Geriatrici.

Per intenderci subito di cosa stiamo trattando cominciamo subito con una definizione, non senza aver prima ricordato come il termineMultiDimensionalesottenda anche quello diMultiDisciplinare”, in quanto la realizzazione a più mani da parte delle varie professionalità che ruotano attorno al Paziente geriatrico (Medico, Infermiere, Psicologo, Oss, Fisioterapista ecc.) ne rappresenta una delle fondamentali caratteristiche.

Già nel 1987 il National Institute of Health (Usa) definiva la valutazione multidimensionale come… una valutazione nella quale i numerosi problemi della persona anziana vengono riconosciuti, descritti e spiegati e nella quale vengono inquadrate le risorse assistenziali e le potenzialità residue, definito il bisogno di servizi e messo a punto un piano coordinato di cura specifico ed orientato per problemi …”.

In pratica la Valutazione MultiDimensionale del Paziente Anziano consiste nell’utilizzo di varie Scale di Valutazione Validate, ognuna delle quali studia una apposita funzione del Paziente, ricordando come allorquando si debba valutare un Anziano non ci si possa limitare agli aspetti fisici, psichici e funzionali, ma anche quelli economici, sociali e relazionali.

Gli scopi e le caratteristiche della V.M.D. sono di arrivare ad una conoscenza dell’anziano sotto diversi punti di vista (o funzioni), nel determinare le sue necessità di tipo sanitario, assistenziale e sociale, nel consolidare un metodo di lavoro, nel misurare (soprattutto nel tempo) i risultati di un intervento, nell’offrire un linguaggio comune tra professionisti diversi, nell’individuare gruppi a rischio, nell’individuare il più appropriato luogo di cura e nel tradurre i bisogni assistenziali in organizzazione.

Le aree principali di interesse della Valutazione MultiDimensionale sono soprattutto: la salute fisica, la salute psichico-affettiva, lo stato cognitivo, le capacità funzionali, i fattori sociali e quelli ambientali, nonché la valutazione del rischio per cadute, lesioni da pressione, malnutrizione, depressione, non dimissibilità per motivi medici ecc. A tal modo i risultati ottenuti (specie se numerici) possono essere utilizzati come veri e propri Indicatori di Outcome.

Ma quale è la notizia di oggi? La notizia, in realtà del Novembre u.s., è relativa alla pubblicazione delle recenti Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale, a cura SIMGSocietà Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie e SIGOTSocietà Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio, in collaborazione con: Istituto Superiore di Sanità, AIOM, AIP, Cittadinanza Attiva, FIASF, FLI, FNOPI, SICG, SICGe, SICP, SIMI, SIGG, SIMEU, SIMFER, SIMIT, SIN (nefrologia), SIN (neurologia), SINdem, SIOT, SIPs, SITI, SITO, SIU, SocISS.

“Tali Linea Guida sulla VMD della Persona Anziana nascono dall’esigenza di definire, sulla base delle evidenze presenti in letteratura, le basi scientifiche, concettuali e procedurali di applicazione della VMD nei diversi contesti clinici (medicina generale e cure primarie, area ospedaliera, area residenziale, area delle cure palliative) in cui viene richiesto per la persona anziana un percorso di valutazione e di trattamento multidimensionale e interdisciplinare, in termini di cura, assistenza e riabilitazione”.

Pur essendo una prima edizione, che necessiterà di continui aggiornamenti ed approfondimenti, si segnala come il Numero delle Raccomandazioni elaborate sia già pari a 25.

Vedremo le più importanti in successivi contributi.

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Post n° 345 (6° del 2024) – Inserito il 16 Luglio 2024 – Testo di giuliani gian carlo– Foto by pexels.com

Presentazione del Blog di Formazione-Sanitaria.it 

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