All’interno della strategia multidimensionale, che utilizza Scale la cui competenza è attribuibile a più figure professionali, esistono delle scale “esclusivamente o prevalentemente infermieristiche”, che sappiano quantificare sia i “bisogni infermieristici dei pazienti” che il “carico assistenziale degli stessi”? Sicuramente ne esistono, risultando però verosimilmente poco utilizzate e forse non idonee per ogni setting. L’obiettivo di questo contributo è la valutazione di una scala infermieristica per le post-acuzie mediche e per la cronicità in geriatria definita, sperimentata ed utilizzata all’interno di un reparto di Medicina di Lungo Degenza.
Questa è l’introduzione all’ultima Pubblicazione Scientifica a cura della Nostra Post-Acuzie di Villa Iris, vale a dire la descrizione della Scala Infermieristica (Scala I.R.I.S. Lun) definita da ormai quasi 15 anni (anche se evolutasi negli anni), corredata dai dati di uno Studio sperimentali sul suo utilizzo e da una valutazione-confronto con altre Scale della VMD su una Popolazione di Pazienti Anziani Fragili composta da 5.000 Pazienti.
Tale Scala è uno dei piccoli vanti del Reparto che quotidianamente accompagna il Fare Infermieristico e che viene anche utilizzato come Indicatore di Outcome per l’Assistenza Infermieristica erogata.
La Rivista è “I Luoghi della Cura“, da poco rieditata in una nuova veste online che permette di scaricare articoli, tabelle ed altro, con numerosi link di riferimento. Si tratta di un Progetto realizzato dal Network Non Autosufficienza (NNA), con il Patrocinio della AIP (Associazione Italiana Psicogeriatria), della SIGG (Società Italiana Geriatria e Gerontologia) e della CARD (Confederazione Associazioni Regionali di Distretto – Società Scientifica delle Attività Sociosanitarie Territoriali), oltre che Progetto promosso dallo SPI (Sindacato Pensionati Itali CGIL). La Redazione di tale Rivista è, inoltre, composta anche dal dr. Cristiano Gori e dal Prof. Marco Trabucchi.
Al fine di <validare> la nostra Scala Infermieristica si è proceduto ad un confronto con altra Scala Infermieristica, la S.Va.M.A.(forse una poche Scale esclusivamente infermieristiche).
Quali le conclusioni? Il confronto effettuato tra le due Scale segnala una maggiore sensibilità nell’evidenziare variazioni di punteggio e di carico infermieristico, nonché una variazione nel tempo del punteggio totale statisticamente più significativa per la Scala I.R.I.S. vs la S.Va.M.A., che risente dei pochi parametri di valutazione di cui è dotata. Il poter utilizzare un indicatore facilmente calcolabile e specifico ci permette infatti di poter programmare l’attività degli infermieri, anche per ridistribuirli nelle U.F., secondo le necessità e l’effettivo carico, permettendo, inoltre, di individuare specifiche carenze (ove il punteggio stenti a diminuire, od addirittura aumenti, nel corso del ricovero), suggerendo gli aspetti professionali su cui dover fare formazione o permettendo l’avvio di altre azioni correttive.
Utilizzando la sola Scala I.R.I.S. è inoltre possibile evidenziare differenze di bisogni e carichi infermieristici tra differenti popolazioni di pazienti e\o ospiti. Prova ulteriore ne sia il dato che in ambiente ospedaliero (Casa di Cura) il punteggio medio della Scala IRIS diminuisce, mentre in RSA (esperienze personali non pubblicate), con il lento ma progressivo decadimento psico-fisico, il punteggio medio aumenta.
PS: il contributo è presente sia online che in pdf. Entrambi, come spesso accade in tali situazioni, visualizzano male le numerose tabelle, forse l’online meglio del pdf. Ma tutto risulta, comunque, lo stesso chiaro.
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Post n° 277 (64° del 2018) Inserito il 09 Ottobre 2018 – Testo di giuliani gian carlo – Foto by luoghicura.it
Presentazione del Blog di Formazione-Sanitaria.it
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