Con il termine Superbug intendiamo (in campo microbiologico) un germe di particolare virulenza e che abbia sviluppato una antibiotico-resistenza. In particolare lo sono tutti quei germi che sono in grado di sintetizzare un enzima che li rende resistenti a tutti gli antibiotici β-lattamici in commercio (compresi quelli di ultima generazione, i carbapenemi). Questo grazie ad un gene, l’NDM-1 (New Delhi Metallo-β-Lattamasi), il quale può essere trasferito anche ad altri batteri, ritrovandosi, ormai, non solo più in ambienti ospedalieri, ma anche in ambiti extra-ospedalieri e perfino domestici.
Come ricordato in uno dei nostri ultimi articoli in questo Blog, stiamo ormai entrando nell’epoca post-antibiotica, come anche segnalatoci dall’AIFA, ma la segnalazione odierna è ancora più preoccupante. Secondo le previsioni prospettive nel 2050 i Superbugs, infatti, rappresenteranno la prima causa di morte, superando agevolmente anche le neoplasie e le malattie cardio-vascolari: questo se non verranno attivate strategie efficaci (epidemiologiche, preventive, terapeutiche ecc.) nel ridurre tale rischio.
Tale rischio risulta particolarmente significativo in Italia, paese che detiene la maglia nera in almeno 3 aspetti epidemiologici di tali Infezioni:
- il maggior numero di decessi per infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti,
- oltre 450 anni di vita in salute perduti per 100.000 abitanti/anno, rispetto ad una media europea di 180;
- ed il più elevato costo dell’antibiotico-resistenza.
Tra le attività intraprese in Italia segnaliamo la realizzazione del Progetto MuSICARe, frutto della fattiva collaborazione tra varie Società Scientifiche (36 per la precisione), unite in un progetto multi-societario italiano per il controllo dell’antimicrobico-resistenza e dell’emergenza superbug, con l’obiettivo comune di lavorare a fianco del Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza (Pncar) coordinato dal ministero della Salute. Tra le principali Società Scientifiche partecipanti segnaliamo l’Amcli (Associazione microbiologi clinici italiani), Sim (Società italiana di microbiologia), Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), Simpios (Società italiana multidisciplinare per la prevenzione delle infezioni nelle organizzazioni sanitarie), Siti (Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica) e Gisio (Gruppo italiano di studio di igiene ospedaliera).
I primi documenti redatti da tale Progetto sono stati in questi giorni pubblicati sulla Rivista online GImPIOS, in apposito numero, ove la maggior parte dei contributi risulta FREE e quindi scaricabili. Dato l’interesse ed il valore segnaliamo il link al Documento comune, lasciando all’interesse personale di ogni Visitatore la scelta di eventuali altre consultazioni. Buona Lettura!
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Post n° 284 (71° del 2018) Inserito il 23 Novembre 2018 – Testo di giuliani gian carlo – Foto by CDC
Presentazione del Blog di Formazione-Sanitaria.it
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