A causa dell’incremento dei Farmaci prescritti ai Pazienti Anziani ed all’aumento della % di Anziani nella Popolazione Generale il numero di Eventi Avversi da Farmaci (iatrogeni) sono in costante aumento e non fanno certo più notizie le varie segnalazioni.

Tra gli Eventi Avversi più conosciuti e pericolosi nei Pazienti Anziani vi sono sicuramente quelli che avvengono a livello cardiologico, in particolare sul Ritmo Cardiaco.  E’ a tutti noto come un effetto collaterale iatrogeno a seguito dell’assunzione di numerosi Farmaci  (psicofarmaci, antibiotici, gli stessi antiaritmici ecc.) colpisca il Tratto (o intervallo) QT dell’elettrocardiogramma, intervallo che coincide con il tempo necessario al miocardio ventricolare per depolarizzarsi e ripolarizzarsi. Una destabilizzazione di tale intervallo espone il cuore (quindi il Paziente) ad andare incontro a pericolosi Ritmi Cardiaci, tra cui la famosa fibrillazione ventricolare. A provocare alterazioni dell’intervallo QT possono essere sia cause genetiche che cause acquisite.

La segnalazione di oggi è relativa proprio ad una interessante ed aggiornata sinossi pubblicata su ACSA Magazine, la Rivista Medica della omonima Società Scientifica (una delle poche con sede in Torino), dedicata alla Sindrome del QT Lungo acquisito.

Un Aggiornamento utile (in ambito Farmacovigilanza) utile pe la nostra Quotidianità, in quanto, come vedremo, si tratta di Farmaci che tutti quotidianamente utilizziamo e che molti dei Nostri Pazienti assumono.


Post n° 335 (10° del 2021) Inserito il 14 Settembre 2021 –   Testo di giuliani gian carlo  –  Foto by pixabay

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