Chiunque abbia dovuto assistere o curare Pazienti con Demenza Senile (M. di Alzheimer in particolare) avrà potuto osservare la cosiddetta sindrome del tramonto o sundowning syndrome, sindrome che insieme ad altri sintomi e situazioni rende originale se non curiosa la malattia stessa. Con tale termine intendiamo quel fenomeno, frequentemente osservato, caratterizzato dal peggioramento della sintomatologia al tramontare del sole (e comunque in tutte le situazioni di passaggio da una buona illuminazione ambientale a una illuminazione scarsa). Il Paziente diventa, infatti, più confuso, ansioso, irrequieto e più facilmente ha reazioni catastrofiche, potendo diventare anche aggressivo o presentare anche fenomeni di wandering. Il tutto protraendosi anche per tutta la notte. La causa esatta di questo comportamento è sconosciuta.

Sull’interessante Sito di informazioni pubbliche (anche) su tale malattia creato dalla nota Mayo Clinic, così prodiga di consigli utili e schede a favore dei caregivers, è stata pubblicata ieri una breve intervista clinica su tale sindrome. Da questa apprendiamo come i fattori che possono aggravare la confusione degli ultimi giorni includono: Fatica, Scarsa illuminazione, Ombre aumentate, Interruzione dell’orologio interno, Difficoltà nel riconoscere e distinguere ciò che è vero da ciò che è falso e ciò che separa la realtà dai sogni ecc. Molto spesso alla base di tale sindrome, come anche frequente nel caso del Delirium, vi è un’infezione, prevalentemente a carico delle vie urinarie.
La stessa pagina del Sito è poi prodiga di suggerimenti circa l’assistenza necessaria:

  • ridurre i riposi diurni dei Pazienti per facilitare la sonnolenza notturna
  • mantenere una routine prevedibile e costante in corrispondenza di attività tipo il cenare e l’andare a dormire
  • ridurre caffeina e sostanze eccitanti
  • tenere accesa la luce notturna per ridurre tale agitazione
  • ridurre, negli orari serali, i rumori (compresi quelli della televisione) e le attività stimolanti
  • creare un ambiente più familiare, rilassato e meno estraneo possibile
  • utilizzare musica familiare e dolce di sera o suoni rilassanti della natura, come il suono delle onde
  • alcune ricerche suggeriscono che una bassa dose di melatonina – un ormone naturale che induce sonnolenza – da sola o in combinazione con l’esposizione a luce intensa durante il giorno può aiutare ad alleviare il fastidio del tramonto.

Tale sindrome è molto frequente, per non dire abituale quando si verifica in una struttura assistenziale, coincidendo frequentemente con un momento di particolare turbinio di attività del personale, se non addirittura con il cambio turno del personale stesso, rendendo ancora più evidente e pericolosa la sindrome stessa, richiedendo sforzi ulteriori per l’ascolto e l’assistenza ai Pazienti.

_______________________________________________________________________________

Post n° 220 (7° del 2018) Inserito il 19 Gennaio 2018  –  Testo by giuliani gian carlo  –  Foto: pexels.com 

Presentazione del Blog di Formazione-Sanitaria.it 

(Legenda: Testo  –  Collegamenti-Link  –  Testo rilevante senza collegamenti)

________________________________________________________________________________