Ricominciamo, dopo numerose settimane di silenzio causa Pandemia, con i contributi formativi ed informativi di questo Blog. Questo in corrispondenza con la ripartenza della Formazione di Villa Iris. Dopo mesi di ansie, sofferenze, lavoro intenso ed incessanti preoccupazioni pensiamo (o meglio pensavamo) che tutto fosse finito e non dovesse più ripresentarsi. Purtroppo tutti i dati epidemiologici e clinici non sono confortanti e dobbiamo non solo proseguire con la Prevenzione ma anche prepararci per riaffrontare la Cura.

Ed in termine di Prevenzione segnaliamo oggi un interessante contributo pubblicato da ACSA-Magazine, intitolato “Mascherine sì, ma quali?“. Un tema certamente sempre attuale, che non si limita alle tipologie (chirurgiche, con filtro ecc.), pensì alla composizione in materiali delle stesse, in termini di capacità filtranti. Il contributo, frutto della collaborazione di più tipologie di Professionisti Esperti, inizia citando le preoccupazioni presenti in un paper pubblicato nel Maggio 2020: “Le linee guida online per l’uso della maschera facciale per prevenire il COVID-19 nel pubblico in generale sono attualmente incoerenti tra le nazioni e le regioni e sono cambiate spesso. Gli sforzi per creare una maggiore standardizzazione e chiarezza dovrebbero essere esplorati alla luce dello stato di COVID-19 come pandemia globale” (Laestadius Linnea et al, JMRI, 25 maggio 2020).

L’articolo, anche con l’aiuto di interessanti fotografie al microscopio, ricorda i meccanismi di diffusione del virus e le capacità filtranti delle mascherine.  Quali le conclusioni?La letteratura conferma che le mascherine possono avere un grande peso nel controllo della pandemia ma anche quanto detto sopra, ovvero che i risultati sono migliori in funzione del tipo di maschera. Di conseguenza una notevole riduzione del rischio di infezione potrebbe avvenire incrementando l’utilizzo di dispositivi superiori (N95,FFP3…) a discapito delle mascherine chirurgiche usa e getta o simili. Inoltre, il continuo utilizzo di dispositivi inappropriati, favorito in parte anche da decreti nazionali, comporta attualmente conseguenze molteplici che spaziano dalla gestione del mercato delle mascherine fino ai side effects legati all’impiego di PPE insufficienti o senza sufficienti istruzioni per l’uso. Alla luce di ciò, risulta di particolare utilità lo sviluppo di una linea di mascherine antivirali che presenti specifiche differenti per i diversi obiettivi rispetto alla pandemia, come illustrato nella tabella sottostante“.

Fonte: Articolo citato

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Post n° 325  (10° del 2020) Inserito il 27 Settembre 2020 –   Testo di giuliani gian carlo  – Foto by:pixabay.com

Presentazione del Blog di Formazione-Sanitaria.it 

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N.B.: Tali contributi non forniscono indicazioni o consigli medici, ma riportano solo Dati Scientifici provenienti dalla Letteratura Medica, costituiti dai risultati di Studi Epidemiologici e/o Clinici. La presenza di collegamenti (link individuabili con il grassetto, colore del testo blu ed il sottolineato) permette la consultazione di approfondimenti su alcuni temi segnalati nel testo, approfondimenti generalmente riferibili a fonti scientifiche o divulgative sicure.