La dott.ssa Belloni Eleonora, Psicologa, Psicoterapueta e Dottore di ricerca in Scienze Sociali presso l’Università di Padova ed attualmente libero-professionista e collaboratrice presso l’ISRAA di Treviso, ha partecipato come Relatrice alla I Edizione del nostro Corso sulla Medicina Narrativa (….a quando la II Edizione?). In tale occasione ha presentato una propria interessante ricerca sulla Relazione di Cura nelle Demenze ed, in particolare,  sul mondo che ruota intorno a una Persona malata di Demenza.

Ora, dopo alcuni anni, è uscito, edito da Il Pensiero Scientifico il libro che ha scritto per raccontare la ricerca: “Alzheimer, badanti, caregiver e altre creature leggendarie“. Trattandosi di un saggio divulgativo i destinatari del volume sono familiari, badanti, e tutti i professionisti che a vario titolo lavorano con questa malattia.

Leggiamo una parziale presentazione del Volume riportata anche sulla pagina di presentazione dello stesso sul Portale della Casa Editrice.

“Il progressivo invecchiamento della popolazione si accompagna ad un aumento esponenziale delle malattie ad esso correlate, in particolare le demenze. Nel mondo si stima che 46,8 milioni di persone abbiano una forma di demenza e si prevede che questa cifra sia destinata a raddoppiare ogni 20 anni. A fronte di numeri così ingenti, e di problematiche estremamente complesse da affrontare, sono le famiglie a farsi quasi totalmente carico della cura dell’anziano malato. Si tratta di un impegno che richiede ai caregiver familiari ingenti costi in termini economici, fisici e psicologici. Le dimensioni del fenomeno sono tali da far presumere che si tratterà di una delle più importanti emergenze che i sistemi sanitari dovranno affrontare nel prossimo futuro. Nel volume la psicologa Eleonora Belloni mette a confronto le voci dei principali caregiver (familiari e badanti), per analizzare quali siano gli orizzonti comuni e quali criticità possano emergere dalla condivisione di un’esperienza così complessa e totalizzante come la cura di una persona con demenza. Nel lavoro con le persone con demenza non si può infatti ignorare il loro mondo. Un mondo interiore di vissuti e sentimenti, ma anche fatto di relazioni, famiglie, parenti vicini e lontani, persone che si prendono cura. Il libro si rivolge al lettore che ha esperienza di cura affinché abbia la possibilità di immedesimarsi nelle parole di altri caregiver e scoprire così nuovi punti di vista, ma permette anche al lettore che delle demenze conosce poco di avvicinarsi a questo mondo inesplorato, averne meno paura e poter imparare dalle incredibili esperienze di vita di queste persone. Le riflessioni che ne emergono oltre ad offrire interessanti spunti per orientare nuovi servizi e proposte di intervento, aiutano ad abbattere il muro di isolamento che circonda i malati di Alzheimer e i pregiudizi che ancora accompagnano questa malattia”.

“Il cuore del libro è scandito dalle voci di protagonisti a cui non viene spesso riconosciuto il ruolo di ‘esperti’. Badanti, pardon assistenti, figli, consorti, malati. È un racconto corale straordinario, che non viene servito ‘crudo’. L’autrice lo interpreta con gli strumenti del suo lavoro. Dando una cornice, inserendo le storie delle persone nella storia più ampia delle conoscenze e delle esperienze di cura.”

Dalla Presentazione di Michele Farina

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Post n° 297  (12° del 2019) Inserito il  26 Maggio 2019  –  Testo di giuliani gian carlo – Foto by pensiero scientifico

Presentazione del Blog di Formazione-Sanitaria.it 

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