Numerosi sono i contributi già pubblicati su questo Blog relativi al Caffè (proprietà ed effetti benefici):
Il Caffè? La migliore bevanda anti-aging!
Il Consumo di Caffè non aumenta il Rischio di Fibrillazione Atriale
Circulation: la Vendetta del Caffè ed altri.
Sappiamo, infatti, come nel Mondo moltissimi ne siano consumatori abituali, una buona parte di questi in età avanzata. Recentemente, però, il caffè è stato riconosciuto come una efficace bevanda per un sano invecchiamento, specie nei confronti delle malattie cardiovascolari e dello stesso iniziale deterioramento cognitivo. Alla pari i consumatori di caffè presentano una riduzione dei tassi di mortalità indipendentemente dalla patologia di base, malattie cardiache e malattie cerebrovascolari in particolare. Il ruolo “protettivo” del caffè è sicuramente legato alla sua composizione, contenendo caffeina e molti tipi di polifenoli, sostanze dotate chimicamente di azioni anti-aging, compresa (studiato però nei soli topi) la riduzione dell’accumulo dei grassi assunti con la dieta.
Il contributo odierno non modifica l’opinione su tale bevanda, ma, diciamo così, aggiusta il tiro circa l’assunzione della stessa nei confronti dei Pazienti Anziani Fragili, specie se istituzionalizzati. In particolare, nel paper che analizzeremo, viene prospettata una importante azione benefica del caffè decaffeinato nel ridurre il rischio di cadute notturne degli Anziani Istituzionalizzati se sostituito al caffè non decaffeinato.
Cosa è il caffè decaffeinato? È un caffè che contiene una quantità minore di caffeina, che viene estratta dai chicchi tramite vari solventi (acqua, anidride carbonica, cloruro di metilene o acetato di etile). Una volta terminato tale processo il caffè decaffeinato non può contenere più dello 0,10% di caffeina sul secco, che diventa 0,30% per il caffè solubile. Tale tipo di lavorazione riduce la frequenza e l’entità degli effetti collaterali eventualmente provocati dal caffè tradizionale (insonnia, batticuore, gastrite ecc.).
Nel citato contributo scientifico sono stati valutati gli eventuali benefici prodotti dalla sostituzione del caffè normale con il caffè decaffeinato, colpevole di aumentare le urgenze vescicali ed intestinali nei soggetti con vescica iperattiva od incontinenza. Tali urgenze, stimolando le pericolose alzate notturne nei Pazienti Geriatrici, rappresentano la principale causa di cadute e fratture femorali in tale Popolazione.
La sperimentazione descritta nel paper citato è stata effettuata in 8 Nursing Home (l’equivalente delle nostre R.S.A.), presso le quali la sostituzione del caffè tradizionale con quello decaffeinato per sei mesi ha prodotto una riduzione del 30% sia delle cadute che delle fratture femorali.
Si tratta, ovviamente, di una casistica limitata e di una validità ancora solo teorica e poco pratica, ma l’esperimento pare abbia interessato e coinvolto il mondo delle N.H.
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Post n° 342 (3° del 2024) – Inserito il 16 Giugno 2024 – Testo di giuliani gian carlo– Foto by pexel.com
Presentazione del Blog di Formazione-Sanitaria.it
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