Come già segnalato in un post precedente la storia “medica” del caffè è stata costellata da numerosi pregiudizi, tanto da farne non solo una cattiva abitudine ma anche una vera e propria minaccia per la salute umana, apparato cardio-vascolare per primo. Poi sono cominciate a comparire varie evidenze scientifiche che hanno, poco per volta, riabilitato il caffè. Ultimamente, però, alcune indiscrezioni avevano fatto nuovamente sospettare su tale bevanda, ricollegandola ad eventi nefasti tipo mortalità e cancerogenicità.
E’, invece, di questi giorni la pubblicazione su Circulation, di una corposa ricerca finanziata con grant di ricerca dei National Institutes of Health (Nih), sulla correlazione tra consumo di caffè (caffeinato e decaffeinato) e mortalità, sia generale che specifica per gruppi di malattia. Sono stati, infatti, arruolati i Pazienti di 3 grossi studi, per un totale di oltre 200.000 persone, prevalentemente di sesso femminile, valutati per un totale di 30 anni. Il consumo di caffè è stato valutato attraverso un apposito questionario anamnestico.
I risultati ottenuti hanno evidenziato come il consumo totale di entrambi i tipi di caffè non fosse correlato alla mortalità, mentre nel confronto con i “non consumatori”, i pazienti con minor consumo hanno presentato una riduzione dei tassi di mortalità mentre quelli a maggior consumo (>5 tazzine/die) non hanno mostrato una maggiore mortalità. Tale mortalità è stata valutata sia in termini generali che correlata a patologie cardio-vascolari, diabete mellito, malattie degenerative o cerebro-vascolari nonché a suicidio. La valutazione dell’intera popolazione arruolata non ha evidenziato significative differenze tra il consumo di caffè e la mortalità per tumori.
Ovviamente numerosi altri fattori di rischio intervengono nelle malattie degenerative e vascolari, ma in questo ampio studio i dati sono stati corretti proprio per tali altri fattori (fumo, alcool, obesità ecc.) che potevano influenzare i risultati dello stesso. Tali risultati hanno anche sottolineato l’effettivo protettivo del caffè, sia caffeinato che decaffeinato, nei confronti della mortalità precoce.
Varie le possibili spiegazioni di tale “effetto favorevole” che fa rientrare il consumo di caffè in un corretto stile di vita. Si segnala però, ancora una volta, la Monografia a cura dell’Istituto Mario Negri, al momento la più esaustiva sul tema.
Key words: Caffè – Medicina Preventiva – Fattori di Rischio
Inserito il 19 Novembre 2015 – Testo e Photo by Gian Carlo Giuliani (da Expo 2015 – Padiglione Ceylon)
Utilities: Monografia “Caffè e Salute” (Istituto Mario Negri)