Che alcuni tipi di balli fossero indicati per i Paziento affetti da Morbo di Parkinson rappresenta una conoscenza scientifica nota già da anni. Sicuramente da quando è stato osservato come i gangli della base (sede anatomica della malattia) possano essere attivati in modo selettivo durante una azione ritmica tipo quello determinata dal tango, che può migliorare il controllo motorio (anche) nei Pazienti con Morbo di Parkinson. Una ricerca datata 2009 aveva già sottolineato il ruolo della danza ed in particolar modo del tango, in grado, se praticato con una certa costanza, di ridurre i rischi per caduta e di migliorare il controllo motorio, anche nei confronti di altre pratiche tipo il valzer ed il foxtrot.

Un lavoro pubblicato nell’Aprile 2015 ha confermato come il tango argentino risulti in grado di migliorare l’equilibrio e la mobilità funzionale, favorendo però limitati risultati positivi sugli aspetti cognitivi e sulla fatica.

E’ invece di questi giorni la pubblicazione di una metanalisi relativa a 13 studi clinici sugli effetti del tango su pazienti parkinsoniani relativamente alle funzioni motorie ed alla Qualità di Vita. Anche in questo caso si è ottenuto la conferma dei miglioramenti sul controllo motorio e sul rischio di caduta, ma non del freezing, fenomeno “off” noto a tali pazienti, i quali avvertono i piedi incollato al pavimento. Tale contemporanea valutazione di più studi ha invece evidenziato alcuni aspetti positivi anche sulla Qualità di Vita e sul miglioramento della fatica.

Come si è soliti in tali situazioni, soprattutto quando la casistica globalmente arruolata risulta contenuta, sono necessari altri studi ed altre casistiche per giungere a conclusioni definitive su tale rapporto.

Key words: M. di Parkinson – DanzaTerapia – Terapie non Farmacologiche

Inserito il 17 Novembre 2015 – Testo by giuliani gian carlo – Foto by fossolo