Erano attese da anni e, sicuramente, faranno discutere. Stiamo parlando delle nuove Linee Guida sull’Ipertensione Arteriosa redatte dalla AHA (American Heart Association), in collaborazione con altre Società Scientifiche, pubblicate in contemporanea sulle Riviste Hypertension e Journal of the American College of Cardiology. Si tratta dell’aggiornamento di una precedente versione di Linee Guida edita nel 2003. Ricordiamo, comunque, che di Linee Guida sull’ipertensione arteriosa, di aggiornamento anche recente, ne esistono numerose, differenti sia per Società Scientifica od Ente di origine (es:  Società Europea di CardiologiaJoint National Committee, Regione Toscana ecc.) che per categorie di Pazienti (es: Pazienti over-60, Diabetici Ipertesi ecc.) cui sono rivolte.

Come già successo per altre patologie tipo i dismetabolismi lipidici, una delle prime indicazioni di queste nuove Linee Guida è stata quella di restringere ulteriormente il range dei Pazienti con valori normali, aumentando, di conseguenza quello dei Pazienti con valori patologici. La prima considerazione è che tutto ciò potrebbe provocare un ulteriore aumento dei Pazienti trattabili farmacologicamente, anche se risulta certamente non indifferente ricordare come l’ipertensione arteriosa rappresenti la prima causa modificabile per le malattie cardio-vascolari e quindi meritevole di eventuale trattamento. Le stesse nuove Linee Guida, comunque, indicano in una percentuale contenuta i Pazienti meritevoli di trattamento farmacologico.

L’avere abbassato i limiti di valori normali della pressione arteriosa da 140/80 a 130/80 ha come logica conseguenza l’aumento di circa il 40% dei Pazienti che sono “ipertesi”. Riguardo ai soli Pazienti americani, lo ricordano le stesse Linee Guida, tale variazione di range fa aumentare da 72 milioni a 100 milioni i Pazienti “ipertesi”, anche se quelli da trattare farmacologicamente risulterebbero pressochè pari a quasi il 5%. Nonostante tale “affermazione apparentemente tranquillizzante”, il dato di una Popolazione America ipertesa che rappresenta il 46% delle Persone Adulte certamente espone a varie considerazioni e/o dubbi.

Relativamente a tale nuova classificazione, riportiamo (anche nella immagine in anteprima) la Tabella con la nuova Stadiazione dell’Ipertensione Arteriosa. In particolare segnaliamo:

Valori Normali: fino a 120/80

Valori Elevati: fino a 130/80

Ipertensione I Stadio: fino a 140/90

Ipertensione II Stadio: oltre 140/oltre 90

Crisi Ipertensiva: oltre 180 e/o oltre 120

Altri elementi sottolineati da tali Linee Guida sono la conferma della necessità di una corretta misurazione della Pressione Arteriosa da parte del Medico (preparazione, corretta esecuzione, registrazione e documentazione dei valori, effettuazione di più registrazioni considerandone la media ecc.), di un appropriato apparecchio di rilevazione (sottolineato il fondamentale ruolo del manicotto dello sfigmomanometro), dell’utilità di una rilevazione al domicilio o tramite telemedicina (al fine di escludere sia i falsi positivi che i falsi negativi) così come delle strategie preventive non farmacologiche (consumo di sodio, gestione dello stress, adeguata attività fisica, dieta ricca di frutta e verdure, adeguato apporto di ore dedicate al sonno, adeguato stato economico-sociale ecc.).

Relativamente alle Terapie Farmacologiche, queste sono da riservare dallo stadio 1 in su. I farmaci sono da assumere o quando si sono già presentati eventi cardio-vascolari (TIA, ictus, ischemie coronariche ecc.) oppure quando esistano importanti fattori di rischio, singoli o associati. In particolare la LG sottolinea il ruolo della compliance farmacologica, suggerendo l’utilità delle combinazioni (esistenti anche in Italia) di più farmaci in un’unica preparazione farmaceutica.

Altri e numerosi sono gli elementi di interesse di questa LG, compresa una interessante Tabella di comparazione tra i valori ottenuti in differenti setting di rilevazione, e che, sicuramente, riprenderemo in successivi contributi di questo Blog.

 

Inserito il 15 Novembre 2017  –  Testo by giuliani giancarlo  –  Foto by articolo citato