L’incidenza e la gravità delle Infezioni Ospedaliere rappresentano ancora le più frequenti complicanze delle degenze in ambito sanitario, la cui responsabilità è ascrivibile a numerosi fattori, che vanno dal sempre più frequente utilizzo di indagini invasive che portano germi anche in zone remote dell’organismo alla vertiginosa crescita del fenomeno dell’antibiotico-resistenza, dal crescere dell’età media dei Pazienti al progressivo aumento di quelli portatori di Patologie Croniche, senza dimenticare la comparsa di nuovi Germi e nuove Infezioni. Poichè le cure sanitarie e l’assistenza ai Pazienti non sono più limitate ai solo reparti ospedalieri ma sono sempre più calate in realtà tra loro differenti (RSA, assistenza domiciliare ecc.) il termine Infezioni Ospedaliere è sempre più sostituito da quello di “Infezioni correlate all’Assistenza” (ICA).

Il prossimo 16 Dicembre, organizzato da Formazione Sanitaria in collaborazione con il Reparto di Medicina LungoDegenza ed il Laboratorio Analisi della Casa di Cura Villa Iris di Pianezza, terremo il Corso “Le infezioni correlate all’assistenza: Focus-sugli-ultimi-aggiornamenti”.

Segnaliamo, in anteprima, alcune delle news più interessanti:

  • Partiamo con il Clostridium Difficile, germe che si rivela sempre più frequente e pericoloso, non solo negli Stati Uniti. Un ultimo contributo, pubblicato sulla Rivista JAMA, ipotizza la possibilità che il rischio di contrarre tale germe aumenti sensibilmente nel caso in cui l’ultimo Paziente che aveva occupato lo stesso letto di degenza abbia assunto una terapia antibiotica.
  • Brutte notizie circa l’antibiotico-resistenza nel nostro Paese. Sembra infatti che questa sia addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni, ma di questo sicuramente ce ne eravamo accorti. Uno delle migliori strategie per ridurre la comparsa dell’antibiotico-resistenza risulta essere quella di ridurre il consumo di antibiotici, o meglio, quella di rendere appropriato tale utilizzo. Attualmente, però, il nostro Paese risulta essere il 6° maggior consumatore di antibiotici per 1.000 abitanti. Questo il rapporto, a cura dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
  • Per rimanere ancora sullo stesso tema, ricordiamo come la stessa OMS abbia recentemente definito quello dell’antibiotico-resistenza un vero e proprio “lento tsunami”. Per approfondire vedi i posters OMS sulla prevenzione dell’antibiotico-resistenza.
  • Pubblicate le nuove Linee Guida per la prevenzione delle Infezioni Ospedaliere da Sito Chirurgico, a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), Linee Guida che contengono 29 Raccomandazioni che devono essere applicate prima, durante e dopo il periodo operatorio. Tra le novità l’effettuazione di un bagno pre-operatorio o di doccia (abrogate le rasature) e l’utilizzo delle terapie antibiotiche prima e durante l’intervento ma non in fase post-operatoria. Questa una chechlist.
  • L’ultima segnalazione non è recente risultando datata oltre 2 anni fa (settembre 2014), ma è interessante e di osservazione quotidiana.  Infatti, secondo uno studiopresentato all’ICAAC, tenutasi a Washington D.C. nel settembre 2014, se un paziente contrae un’infezione in ospedale, ogni giorno di ricovero aumenta dell’1% la probabilità che l’infezione diventi multifarmaco resistente.

Di questo ed altro parleremo il 16 Dicembre.

 

Key words:   infezioni ospedaliere   –   corsi ECM

Inserito il 12 Novembre 2016   –   Testo by gc.giuliani   –   Foto by InSaluteNews.it

(la tabella descrive la % di resistenza delle klebsielle pneumoniae ai carbapenemi – Dati, però, del 2011)