L’Anno 2016 è terminato da poche ore ma già da alcuni giorni stanno comparendo sui Siti Istituzionali i principali Dati Epidemiologici su quanto è successo negli ultimi mesi od anni, a seconda che si tratti di dati già aggiornabili o meno.

A livello Istituzionale è l’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) che, tramite il Volume Italia in Cifre 2016 e, soprattutto, il Capitolo 4 dedicato a Sanità e Salute ci fornisce i dati più aggiornati.

Vediamo (solo) alcuni di questi dati.

Suicidi

I suicidi sono rimasti globalmente stabili, attestandosi a circa 7 casi ogni 100.000 abitanti, rimanendo un fenomeno prevalentemente maschile (rapporto uomo-donna: 3,43) e che aumenta percentualmente con l’avanzare dell’età, passando da 1,4/100.000 abitanti sotto i 24 anni agli 11,1 oltre i 65 anni. Pur rimanendo l’impiccagione ed il soffocamento i metodi più utilizzati, gli uomini si confermano preferire le strategie più cruente e risolutive, al contrario delle donne. In generale i tassi di suicidio sono stabilmente più alti al Nord-Est e più bassi al Sud, con alcune disomogeneità alle Isole.

Interruzioni Volontarie di Gravidanza (I.V.G.)

I dati relativi alle IVG continuano ad essere in progressiva riduzione annuale a partire dal lontano 1980, anno di legalizzazione del fenomeno. Tutte le classi di età interessate al fenomeno hanno presentato significative riduzione negli anni, tranne quella delle giovanissime (15-19 anni), le cui riduzioni risultano annualmente contenute. Un terzo delle interruzioni (il 33,4%) interessa cittadine non italiane, prevalentemente rumene, cinesi od albanesi. Prevalente al Nord-Ovest, seguito dal Centro,  tale fenomeno risulta più basso nelle Isole.

Consumo di Farmaci

Come prevedibile il consumo dei farmaci è sempre elevato, aumentando progressivamente con l’incremento dell’età, coinvolgendo ben il 90,3% delle donne over-65 anni e l’88,9% degli uomini di età analoga.

Abitudine al Fumo

L’abitudine del fumare, nonostante le varie campagne di sensibilizzazione circa la sua pericolosità e cancerogenicità, rimane stabile negli anni, con un coinvolgimento (dati questi del 2016) di ben il 19,8% della popolazione dai 14 anni in su. I maschi prevalgono ancora con una percentuale che si avvicina ad 1:4 (24,8%) mentre le femmine si attestano al 15,1%. Mentre nei maschi la % maggiore (33,5%) è tra i 25-35 anni, nelle femmine questa viene raggiunta (20,4%) tra i 55-59 anni. Al Centro l’abitudine è maggiore, mentre quella minore risulta essere al Nord-Est.

 

Key words:   Epidemiologia

Inserito il 02 Gennaio 2017   –   Testo by giuliani gian carlo   –   Foto by dammeros.blogspot.it