Mercoledì 12 Aprile 2017 inizierà la III Edizione della Scuola Badanti targata Formazione-Sanitaria. Rispetto alle precedenti Edizioni non sono cambiati i Docenti (anche se avremo ulteriori collaboratrici), forniremo più materiale formativo possibile e saranno ulteriormente privilegiati gli argomenti pratici rispetto a quelli solo teorici.
Proprio ricercando del materiale utile mi sono imbattuto in questo interessante contributo, pubblicato sull’ultimo Numero della Rivista dell’Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze, relativo a “L’Igiene cutanea nella persona in condizioni di allettamento: la cenerentola dei bisogni assistenziali”
Leggiamo direttamente l’Abstract: L’igiene, uno degli assi portanti dell’ assistenza infermieristica, è un’esigenza fondamentale dell’uomo per la sua stessa sopravvivenza; essa varia da individuo ad individuo in base a diverse variabili biofisiologiche, psicologiche e socioculturali e rappresenta la necessità che ogni persona sente di mantenere il proprio corpo ed i propri indumenti puliti al fine di garantirsi il benessere (Bompan, 2006; Pegram, 2006). L’igiene personale ed in particolare l’esecuzione del bagno a letto, una delle tecniche assistenziali più frequentemente effettuate, é un’attività basilare dell’assistenza infermieristica, ma spesso viene sottovalutata dagli operatori stessi (Hanon, 2006; Holloway, 2006). I problemi derivati da cure igieniche inadeguate includono il peggioramento della qualità di vita e l’aumento del dolore e dei costi sanitario-assistenziali causati da eventuali lesioni cutanee (Nix, 2004): per questo le cure igieniche non vanno sottovalutate e meritano attenzione e approccio scientifico.
Tale interessante contributo, dopo aver ricordato le caratteristiche della pelle delle persone allettate e segnalato i sistemi per il bagno al letto (sistema tradizionale, sistema senza risciacquo e sistema senz’acqua), riporta quelle considerazioni di tipo scientifico, di tipo economico, quelle relative alla soddisfazione sia di Pazienti che di Operatori nonché quelle implicazioni di tipo organizzativo ed etico che portano alla seguente conclusione: “….per la persona in condizioni di allettamento, a parità di efficacia dimostrata, il sistema senz’acqua è quello maggiormente rispettoso della cute, consente di effettuare quotidianamente il bagno a letto completo richiedendo mediamente metà tempo rispetto al sistema tradizionale, comporta confort per l’assistito esponendolo meno tempo alla nudità e al freddo, e ha un costo inferiore calcolando sia il materiale, sia il tempo operatore, sia i costi evitati (es. rinnovo precoce di medicazioni non dovuto a reale necessità; applicazione di crema idratante dopo il bagno)”.
La discussione è aperta!
Key Words: Igiene Pazienti
Inserito il 09 Aprile 2017 – Testo by giuliani gian carlo – Foto by infermieristicamente