La segnalazione di oggi non è un paper pubblicato in questi giorni, bensì lo scorso anno (Autunno 2016), pur trattandosi di un contributo di un certo spessore e su una Rivista di rilievo non solo nazionale (RICP – Rivista Italiana di Cure Palliative). Il motivo è legato ad una sua presentazione durante il recente Corso sugli Aggiornamenti delle Terapie Non Farmacologiche, svoltosi in questi giorni. Gli Autori appartengono, infatti, all’Associazione “Un Cane per Sorridere“, che ha presentato le sue esperienze di Pet-Therapy in Hospice. La ricerca, condotta dagli Operatori di Pet-Therapy Maria Grazia Daquarti e Roberto Crepaldi in collaborazione con le dott.sse Daniela De Giovanni Alma Kasa e Barbara Oneglia, descrive i risultati degli Interventi Assistiti dai Cani presso l’Hospice Monsignor Zaccheo di Casale Monferrato.

Stante la difficoltà di reperire online l’intero testo, riportiamo, almeno, quanto di più facilmente consultabile, vale a dire l’abstract:

A partire dal marzo del 2011, è stato avviato un progetto in via sperimentale di Attività Assistita con gli Animali, attraverso la collaborazione di cani specificatamente preparati, proposto e gestito dall’Associazione Un Cane per Sorridere Onlus in favore dei pazienti e relativi parenti, dell’Hospice Monsignor Zaccheo di Casale Monferrato. Lo scopo è stato quello di supportare il servizio delle cure palliative contribuendo a favorire o mantenere un miglioramento della qualità della vita dei degenti, dei caregivers e dei parenti in visita, offrendo un ulteriore carattere di familiarità all’ambiente integrando, tramite le visite del cane, i benefici positivi offerti dagli Interventi Assistiti con gli Animali. Dal giugno del 2014 si è deciso di accrescere il progetto prevedendo anche la supervisione della psicoterapeuta e di valutarne scientificamente i risultati attraverso l’osservazione dei dati raccolti a fine di ogni seduta mediante la compilazione di una scheda specificatamente studiata, offrendo così agli interventi un carattere non soltanto ricreativo ma, altresì terapeutico. Il progetto, denominato “progetto San Rocco”, prevede: incontri a cadenza settimanale, presso la struttura, con uno o più cani coadiuvati dai propri conduttori, appartenenti all’associazione onlus “Un Cane per Sorridere”; la presenza, il coordinamento e la valutazione dell’intervento da parte della psicoterapeuta, dottoressa Barbara Oneglia“.

Torneremo,più avanti, sull’argomento.

 

Inserito il 29 Ottobre 2017  –  Testo by giuliani gian carlo  –  Foto by Un Cane per Sorridere Onlus.