La Tubercolosi (Tb) è una malattia infettiva che in Italia risulta ancora relativamente rara o, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, “a bassa endemia”, risultando l’incidenza inferiore a 10 casi ogni 100.000 abitanti. Nonostante ciò, come ricordatoci dal nostro Ministero della Salute, si stanno verificando problematiche che rendono meritevole un costante controllo, riconducibili a:

  • progressivo incremento dei casi di Tubercolosi resistenti ai comuni antibiotici utilizzati in tale infezione
  • progressiva riduzione della compliance (soprattutto relativa alla durata del trattamento) da parte dei Pazienti in protratta terapia antibiotica
  • incremento dell’incidenza nelle grandi città e, soprattutto,
  • in alcune realtà scolastiche

Nel Mondo la Tubercolosi è, invece, ancora un problema ed è proprio di questi giorni l’organizzazione di una Conferenza Ministeriale organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con delegati provenienti da 114 Paesi, con l’obiettivo di definire strategie finalizzate all’eradicazione della Tb entro il 2030, obiettivo certamente non da poco. Comunque sia, la Tb provoca ancora un numero di decessi pari ad oltre 4.000 al giorno. Come ricordatoci, sempre dalla WHO nella sua Pagina Facebook, la Tb è “il piu’ grande assassino di malattie infettive del mondo. Nel 2016, 1.7 milioni di persone sono morte di tb. La tubercolosi è la causa principale dei decessi correlati alla resistenza antimicrobica ed il principale assassino di persone con HIV. Dobbiamo unirci per porre fine alla Tb!

Sempre dalla Pagina Facebook della WHO traiamo ispirazione per la segnalazione odierna, relativa alle opere pittoriche dell’Artista russa Paulina Sinitkina ed in particolare dei quadri da lei realizzati mentre era ricoverata per curarsi proprio dalla tubercolosi. Riportiamo nell’immagine di anteprima l’opera più significativa, accompagnata dal testo di descrizione scritto dalla stessa pittrice.

” quando ho sentito la mia diagnosi per la prima volta, non ho avuto paura, perche ‘ non ho mai sentito parlare di tubercolosi nella mia vita. Durante il mio soggiorno in ospedale ho imparato molte cose – ho imparato che si tratta di una malattia molto pericolosa; ho appreso che milioni di persone stanno morendo a causa di questo; e ho imparato che c’è uno stigma che circonda questa malattia. Le persone, che non sono infette, reagiscono in modo aggressivo, danno la colpa o evitano le comunicazioni con coloro che sono malati con la tubercolosi. Di conseguenza, i malati hanno paura di parlare, nascondono o mentono su quello che sta realmente accadendo a loro. Nella mia esperienza personale, il mio medico mi ha detto di non dire che ho la tubercolosi a nessuno, altrimenti sarò marchiato a vita. Credo che questo sia il motivo principale per cui l’umanità non ha ancora sconfitto la tubercolosi. Finché la gente ha paura di parlarne, la malattia continuerà a diffondersi. Ho capito di voler combattere e l’unica arma che posso usare è l’arte.”

 

Inserito il 17 Novembre 2017  –  Testo by giuliani gian carlo  –  Foto by WHO

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