Uso di disinfettanti ospedalieri e Rischio di Bpco.

La segnalazione è di quelle che potrebbero modificare comportamenti e valutazioni (del rischio clinico): una ricerca effettuata su oltre 55.000 Infermiere americane ha evidenziato come il protratto uso di disinfettanti ospedalieri aumenti il rischio di sviluppare un quadro clinico di Bpco (bronchite cronica ostruttiva). Tale segnalazione è stata presentata al recente Congresso annuale della European Respiratory Society, svoltosi a Milano, da parte della Dott.ssa Orianne Dumas dell’Inserm di Villejouf, da anni impegnata nella ricerca e nello studio dei prodotti che possono provocare Asma e Patologie Polmonari Croniche. Una buona parte delle sue ricerche le ha svolte alla Harvard Medical School di Boston.

Valutando oltre 55.000 Infermiere/Operatrici Ospedaliere, già seguite dal 1989 in precedenti studi, la dott.ssa ha evidenziato come nel corso degli anni un quadro di bpco fosse stato identificato in circa il 22% del Personale che utilizzava da anni almeno una volta alla settimana prodotti disinfettanti (per la pulizia di pavimenti, arredi e strumentario sanitario), percentuale che aumentava con l’aumento della durata dell’esposizioni a tali prodotti. Tale rischio permaneva anche correggendo i dati per età, sesso, abitudine al fumo, etnia ed indice di massa corporea.

Valutando invece i singoli prodotti (candeggina, glutaraldeide, perossido di idrogeno, alcool e composti di ammonio quaternario) il rischio variava dal 24 a ben il 32%. Dati, questi, certamente preoccupanti ma nulla nel confronto con quelli potenzialmente individuabili nelle abitazioni civili, ove il consumo di tali prodotti risulta certamente più prolungato.

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Morto l’Uomo più Anziano d’Italia.

E’ morto a quasi 112 anni l’uomo più vecchio in Italia: era Valerio Piroddi (Tziu Nundicu), sardo, abitante in provincia di Cagliari ma originario di Villamassargia. Da tempo era seguito dalla Comunità Mondiale della Longevità, un network internazionale di cui fanno parte alcune delle Regioni del Mondo in cui è particolarmente diffuso il fenomeno della Longevità. Come sempre capita, la curiosità circa gli aspetti degli stili di vita dei soggetti longevi non ha risparmiato neanche questo caso. Infatti dal corriere.it apprendiamo come l’elisir di lunga vita del Piroddi fosse un concentrato di “caratteristiche genetiche ma anche stile di vita, alimentazione e ambiente sano che hanno contribuito a tenerlo così a lungo e in ottime condizioni. Una vita da agricoltore in mezzo ai campi, all’aria aperta, dieta a base di frutta e verdura, formaggio, uova, vino rosso senza rinunciare alle ghiottonerie, come lumache, lardo e dolci”.

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Il Museo Egizio di Torino il più apprezzato in Italia.

Sulla base delle valutazioni di Turisti di tutto il Mondo l’Agenzia online (di prenotazione e di recensioni) TripAdvisor, il Museo Egizio di Torino è il Museo italiano più apprezzato dai Visitatori. In particolare è al 14° posto (subito dopo il Louvre di Parigi) della speciale classifica stilata da TripAdvisor sulla base delle recensioni dei Visitatori, classifica della quale vengono annualmente comunicati i primi 25 posti tra i più apprezzati nel Mondo. In vetta permane il Metropolitan Museum of Art di New York, seguito dal Museo Nazionale della II Guerra Mondiale di New Orleans, e dal Musee d’Orsay di Parigi Nei primi 25 Musei troviamo un secondo Museo Italiano, la Galleria degli Uffizi di Firenze, un tempo considerato il più apprezzato in Italia.

Il Museo Egizio di Torino è certamente un concentrato di Storia, Cultura, Geografia, Religione, Arte, Scienza, Anatomia, Medicina e tanto altro, arricchito da una organizzazione ed una ubicazione non indifferenti, senza dimenticare una particolare originalità, che non guasta mai.

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Segnalazione: Alzheimer Mon Amour.

E’ stata la settimana della Malattia di Alzheimer (è il 21 settembre il giorno in cui viene ricordata). Da parte nostra segnaliamo un Volume, ancora da visionare, del quale esistono già varie recensioni in Rete: Alzheimer Mon Amour.

“Come vivere il lutto all’interno di una coppia quando l’essere amato è ancora vivo? Ci sono i primi segnali, le parole che si sovrappongono e si perdono, i ricordi che si stingono. Poi la diagnosi. Ma per Cécile e Daniel, uniti da una vita felice per più di trent’anni, l’amore è più forte della paura. Magnifico omaggio che una moglie attenta e preoccupata rende a suo marito, questo racconto dà voce ai malati, ma anche ai medici e ai familiari, poiché l’Alzheimer colpisce tutti coloro che stanno al loro fianco. Svelandone lo smarrimento, la solitudine, la paura della perdita, l’impotenza nelle parole di Cécile che dopo il rifiuto iniziale combatte, si ostina, fa di tutto per strappare il suo Daniel alla morsa dell’oblio, fino al punto di portarlo con sé in Africa, nel tentativo di cambiar vita e liberarsi da ogni preoccupazione. Ben diverso dovrà essere però il percorso per proseguire insieme il loro cammino, e Cécile scoprirà come anche chi ama il malato, in assenza di certezze, possa aver bisogno di aiuto: per capire, per accettare, per amare ancora di più. Alzheimer mon amour, sconvolgente lavoro di ricostruzione, è una testimonianza che turba e che insieme solleva”.

 

Inserito il 23 Settembre 2017  –  Testo by giuliani gian carlo  –  Foto by pexels.com

Presentazione del Blog di Formazione-Sanitaria.